“Un quadro inquietante che conferma ciò che denunciamo da anni con il rapporto Ecomafia: la ’ndrangheta si è fatta istituzione e orienta le scelte locali. È ora di fermare questa morsa e restituire il territorio ai cittadini”
«È un quadro inquietante quello che emerge dalla lettura delle motivazioni del processo “Gotha”, contro i vertici delle cosche della ’ndrangheta a Reggio Calabria, che conferma quello che da anni denunciamo con il nostro Rapporto Ecomafia: la ’ndrangheta si è fatta istituzione ed è capace di orientare lo sviluppo del territorio, arrivando a condizionare le scelte degli enti locali. L’ombra lunga della ‘ndrangheta nell’area del reggino appare purtroppo ancora una presenza costante, rivelata anche in altri procedimenti giudiziari, grazie alla sua capacità di infiltrarsi e inquinare vari settori: economico, politico e sociale. È questa morsa che va spezzata. Il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine da solo non basta, serve l’impegno di tutti per arrestare questa deriva e restituire il territorio ai cittadini».
Così Stefano Ciafani e Francesco Falcone presidenti, rispettivamente, di Legambiente nazionale e Legambiente Calabria, commentano le motivazioni – depositate nei giorni scorsi – del processo abbreviato “Gotha”, grazie alle quali è possibile ricostruire gli ultimi trent’anni di storia criminale a Reggio Calabria e provincia.