Imbarazzante l’ennesimo rinvio del Commissario ad acta dopo la sorprendente giravolta della Struttura Tecnica di Valutazione del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, che dopo ben due pareri negativi alla rimodulazione del progetto della Bieco srl (che varia soltanto la cubatura da 1.172.000 mc a 650.000) tramuta il proprio parere in positivo con prescrizioni. In questo supera il Dipartimento Agricoltura che ha cambiato il proprio dissenso espresso solo sulla base di una relazione agronomica di parte eccepita dalla stessa STV (chissà se ora quando avremo gli atti avrà rimosso o cambiato parere?).
Siamo ancora in attesa di ricevere il Verbale e gli atti ufficiali a circa 24 ore dalla chiusura dei lavori della Conferenza.
Ancora più assurdo che non si sia tenuto conto del parere negativo per carenza documentale del Settore Urbanistica della Regione Calabria espresso con nota prot. n. 16285 del 16/01/2019 solo perché assente in seno alla Conferenza dei Servizi.
Tuttavia eravamo presenti e rappresentati alla Conferenza dei servizi che ha rinviato la decisione al 7 febbraio per decidere su cosa? Per decidere in merito a chiarimenti dell’agenzia del demanio e rispetto al vincolo idrogeologico.
Vincolo idrogeologico che risulta dal certificato di destinazione urbanistica n. 36/2015 del Comune di Scala Coeli che la stessa Bieco ha allegato nella documentazione di progetto: quindi decidere su che cosa? É allucinante!!!
E’ veramente sorprendente tale rinvio nonostante ci pare che il Dirigente del Settore Demanio della Regione Calabria abbia confermato in seno alla Conferenza il parere negativo in quanto l’ampliamento comporta la trasformazione irreversibile del bene per come alla nota prot. n. 4612 del 7 gennaio 2019 ed in cui è detto che <<non è possibile regolare lo stesso attraverso titolo concessorio, in quanto una “discarica” comporterebbe una trasformazione permanente dello stato dei luoghi>> e nonostante – per come comunicato dallo stesso Commissario ad acta – in data 24 gennaio l’Agenzia del Demanio ha confermato la propria precedente nota prot. n. 1455/2019. Ed allora è inspiegabile tale rinvio, perché si rinvia? Il dubbio è legittimo!!
Che un privato abbia un interesse a realizzare la discarica è legittimo, ma che Enti Pubblici siano omissivi o superficiali non è ammissibile per la tutela dell’interesse pubblico.
Ancora una volta la Regione Calabria e i suoi Dipartimenti dimostrano che la nostra è una terra dove tutto è possibile, dove si cambiano pareri, dove tutto avviene in barba alle leggi e alle regole e noi su questo vigileremo e faremo le opportune considerazioni.
Noi non ci fermeremo nel chiedere il rispetto delle regole e della legalità e laddove ci fossero ombre e illiceità ci auguriamo che vengano perseguite a norma di legge.
Nei prossimi giorni informeremo di tutti gli atti e le incongruenze che vi sono a nostro avviso a tutti gli Enti preposti. Invitiamo le Istituzioni ad esercitare sulle proprie strutture il ruolo di controllo che gli compete nell’esercizio di pubbliche funzioni.
Stefano Ciafani, Presidente Nazionale Legambiente
Francesco Falcone, Presidente Legambiente Calabria