Non si arresta la mobilitazione dei cittadini, contro l’aria malsana che quotidianamente sono costretti a respirare, il mare sporco e maleodorante ed il degrado del quartiere Lido di Catanzaro causato dal cattivo funzionamento del depuratore urbano, fino alla concreta ed immediata risoluzione delle attuali criticità.
La cittadinanzaè stanca di subire gli effetti di un sistema di depurazione fatiscente pur essendo state stanziate sin dall’anno 2006 ingenti somme che a tutt’oggi non sono state utilizzate ne’ per la costruzione di un nuovo depuratore né per la rifunzionalizzazione dell’impianto esistente.
LEGAMBIENTE Calabria ha accolto, anche nell’estate in corso, come già nella precedente stagione, la nuova protesta dei c.d. “lenzuoli bianchi” promossa dagli abitanti del Lido di Catanzaro e con una rappresentanza di cittadini, ha inviato al Prefetto di Catanzaro, al Sindaco, al Dirigente Gestione del Territorio, al Consiglio Comunale, all’Arpacal, all’Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica, alla Guardia Costiera di Soverato e di Catanzaro Marina e per conoscenza alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti la segnalazione –esposto: “Mal’Aria sul depuratore sito in località Verghello.
Nell’esposto Legambiente sottolinea che “Azioni tardive e/o omissioni ingiustificate sulla gestione del depuratore cittadino continuano a compromettere gravemente la tutela dell’ambiente e della salute pubblica ovvero il diritto delle persone presenti sul territorio, a vario titolo, a vivere in un luogo salubre a salvaguardia della dignità di ogni essere umano”.
Il diritto all’ambiente non può essere negato. Per questo, i cittadini, non più soli, ma sostenuti da Legambiente chiedono al Sindaco, fino all’effettiva risoluzione delle problematiche derivanti dal depuratore, trasparenza sugli interventi adottati precedentemente e successivamente alla delibera n.119/2019 del 03.04.2019 per la manutenzione e la rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione in località Verghello; tempi e modalità delle misure idonee, da adottare in via d’urgenza, per far cessare in concreto e nell’immediato tutti gli effetti derivanti dal cattivo funzionamento del depuratore e della rete fognaria comunale, dando evidenza delle ragioni del ritardo nell’impiego delle risorse pubbliche. Vengono, ancora, richiesti, come si legge nell’esposto, attività di controllo e monitoraggio da parte degli organi di vigilanza, l’intervento del prefetto in via sostitutiva per la tutela del territorio di sua competenza, nei termini di legge e specifiche informazioni ambientali, mediante accesso agli atti, sulla funzionalità dell’impianto di depurazione delle acque reflue.
Legambiente, che denuncia e segnala da anni alle Amministrazioni competenti la gravissima situazione della depurazione, (come nel dossier “La depurazione in Calabria”: un contributo per affrontare il problema dello smaltimento dei fanghi”) e procede, annualmente, al monitoraggio delle acque marine con Goletta Verde, con i cittadini coinvolti chiede risposte concrete a tutela dell’ambiente e della qualità della vita degli abitanti del Lido di Catanzaro.